(Marco Tosatti -La stampa) Aleppo, la città del nord della Siria martire della guerra contro il governo di Damasco sta morendo di sete. Da più di venti giorni i ribelli dei gruppi filo Al Qaeida di Jabat al-Nusra hanno interrotto l’erogazione di acqua, proprio in questo periodo nel quale le temperature raggiungono i 40 gradi.
Naturalmente è una misura che colpisce soprattutto i civili, che ancora vivono nella parte della città difesa dai SOLDATI del governo e dalle milizie di autodifesa. Soprattutto le persone più deboli come gli anziani, i malati, i feriti a causa del conflitto, sono in grandissima difficoltà: l’acqua viene erogata in pochi punti presso i quali bisogna attendere in fila per ora sotto il sole. C’è poi il problema di trasportare le taniche piene magari fino ai piani alti delle case. L’Associazione “Aiutiamo la Siria!”-Onlus in contatto con alcune realtà che operano ad Aleppo, ha lanciato un progetto straordinario e urgente “Acqua per Aleppo!”, che volentieri rilanciamo, per le sue caratteristiche assolutamente umanitarie. Lo scopo è acquistare due camioncini dotati di serbatoio da 1.500 litri da destinare uno ai Fratelli Maristi ed un altro alla Chiesa Armeno-cattolica in modo che sia possibile, durante crisi come quella di questi giorni, distribuire l’acqua “a domicilio” alle persone che non riescono a procurarsela.