Solidarietà al popolo greco prostituito dall’Europa tedesca

Alla luce di quanto è accaduto nella crisi greca del mese di giugno del 2015, è necessario rivedere e riformulare i principi fondamentali dell’unione Europea.
Allo stato attuale l’Europa non ha né i principi cristiani di fratellanza e solidarietà, né musulmani (un buon musulmano non presta soldi a tasso d’interesse).
L’Unione Europea, così come è organizzata attualmente, sembra attuare all’incontrario tali canoni religiosi, qui citati a mero titolo esemplificativo.
L’U.E. Si fonda sugli interessi bancari, dove per interessi non deve intendersi vantaggio, affari, ma per il senso letterale della parola: tasso d’interesse sui soldi.
L’U.E. non si fonda su principi comuni condivisi, sanciti dal popolo con il voto democratico, ma imposti. Assomiglia più alla dittatura dell’Impero Romano che a quello Carolingio, che si basava su radici cristiane. Costringere e condurre quasi alla condizione di schiavitù il popolo greco nel nome di un debito ad interesse, non dovrebbe lasciare indifferenti i popoli fratelli della Grecia. Storicamente i greci hanno fondato la democrazia, hanno portato la civiltà nel mediterraneo con la Magna Grecia.
Oggi la Danimarca, la Svezia, la Norvegia, l’Inghilterra fanno parte dell’Unione Europea, ma hanno ancora la loro moneta. Perché la Grecia non potrebbe fare altrettanto? La Grecia oggi, assomiglia a quelle prostitute sfruttate che venivano portate in Occidente col debito e costrette a prostituirsi per saldarlo. Queste donne affamate nei loro Paesi, venivano portate in Europa col miraggio di una vita migliore ed invece pian piano la loro vita peggiorava. Questa è la Grecia oggi: una donna costretta a prostituirsi e il suo aguzzino si chiama Germania. Quest’aguzzino non si limita a chiedere il saldo del debito, ma pretende interessi su interessi per tenerla sempre costretta perché incapace di saldare il debito. La soluzione trovata col prestito ponte non fa altro che rinviare in avanti il problema che inevitabilmente tra qualche anno si presenterà.