La maggior parte degli alunni una volta diplomati non trovano difficoltà a lavorare nel campo delle ristorazione e dei servizi alberghieri. Non mancano nell’istituto corsi pomeridiani di cucina, pasticceria, rosticceria e pizzeria e così in tanti fanno a gara per iscriversi nella scuola formiana. Molti allievi fanno i pendolari, visto i posti limitati disponibili nel convitto. Per altri la vita convittuale non fa per loro. Vivere nel collegio pubblico della scuola, comporta per gli allievi il rispetto delle regole della convivenza civile: bisogna alzarsi puntuali, rispettare gli orari, la fila in mensa, studiare, rispettare gli orari in cui fare la doccia, libere uscita limitate, ritirata alle 22:30 e rispettare le direttive degli educatori che li assistono 24 ore su 24.
La denuncia degli educatori perché alunni poco inclini al rispetto delle regole convittuali lasciano il convitto della scuola per frequentare una sorta di convitto privato. In pratica la mattina vanno regolarmente a scuola e poi il pomeriggio e la notte risiedono in questa struttura privata. Un pessimo esempio in cui privato e pubblico non possono convivere.
Formia. Un collegio privato parallelo a quella della scuola pubblica dell’alberghiero Celletti?
