Il 20% degli autisti che guidano mezzi pesanti in Italia è straniero, con una crescente quota di autisti extra-comunitari spesso deprofessionalizzati
– 30% registra il fatturato delle officine che dovrebbero effettuare la manutenzione ai mezzi pesanti
Il 60% dei mezzi pesanti viaggia con parchi pneumatici ridotti all’osso o riciclati o ricoperti o importati da aziende low cost cinesi e spesso non omologati in Europa
-25%. La media delle aziende italiane viaggia con tariffe inferiori del 25% rispetto ai costi di gestione. È ormai regola diffusa la pratica del chiudi e apri. Liquidazione di aziende che non sono in grado di sopravvivere e nascita di una nuova azienda che rileva a prezzo di liquidazione i mezzi di quella fallita, con enormi danni per l’erario
30% almeno delle imprese opera non in regola o comunque ai margini della legge per far fronte a una dinamica costi tariffe non sopportabile
Il peso della burocrazia anche in una situazione di emergenza è enorme: il solo Albo per registrare e autorizzare a operare una nuova azienda impiega 5 mesi
ITALIANA LA FLOTTA DI TIR PIÙ VECCHIA D’EUROPA
I mezzi superiori alle 16 tonnellate hanno una media di età di 16 anni
I mezzi commerciali dalle 3,5 alle 16 tonnellate una media di età di 19 anni
In Sicilia la media dei mezzi in esercizio è superiore ai 20 anni
L’età media europea è di 9 anni
LE CONSEGUENZE SULLA SICUREZZA
Ogni due giorni un Tir coinvolto in un incidente mortale sulle strade italiane
Ogni giorno 4 mezzi commerciali coinvolti in incidenti gravi (fuori-strada- tamponamenti- rovesciamento del mezzo ecc)
+ 12% l’incidentalità sulla rete autostradale
+15% l’incidentalità sulla rete viaria ordinaria
26 conducenti morti nei primi 9 mesi di quest’anno
LA PROPOSTA: TRE MISURE DI EMERGENZA
Per arginare la crisi e intervenire sulla sicurezza delle strade italiane esiste una ricetta di emergenza in tre punti messa a punto da Trasportounito
1)una modifica del Codice civile che renda obbligatoria la stesura scritta dei contratti di trasporto merce su strada, mettendo così fine agli abusi sulla sotto-tariffazione e su condizioni di sfruttamento metodico dell’autotrasporto
2)azzeramento dei contributi statali alle aziende nei primi due anni di esercizio, mettendo fine alla pratica del chiudi-apri in atto
3)Fissazione dell’obbligo di pagamento a trenta giorni delle prestazioni di trasporto merci. Il trasporto su gomma è l’unica forma di trasporto in Italia a non essere pagata a prestazione come accade e non solo nel settore passeggeri per ferrovie, traghetti, trasporto marittimo.