Alessandro (per l’inglese). Molto brave anche le docenti, Gaia Gervino (di inglese), Carmela Ventrone di francese e Concetta Bonacci di Italiano e Spagnolo che hanno seguito gli studenti nel loro percorso formativo.”Tra le stanze della Quadreria, allestite per la mostra – spiega il preside Paolo Mesolella – è possibile vedere oggetti della vita materiale, illustrazioni e ricostruzioni che fanno rivivere quei difficili momenti al fonte nelle trincee. Soldati, animali, giornalisti, cappelani, arditi, feriti e casertani al fronte, ma anche oggetti come breviari, croci, lettere cartoline, telefoni da campo, altari da campo, maschere antigas, elmenti e preghiere dal fronte. Tra le tantissime cose su cui riflettere, è interessante conoscere le malattie della trincea, dal tifo petecchiale ai disturbi psicofisici che portavano ai sintomi degli “scemi di guerra”. Ma anche i numerosi oggetti dal fronte come i kit chirurgici di sutura, le lanterne, le borracce, le gavette, l’altare da campo, il trasmettitore da campo, il telegrafo , i giornali dal fronte, i fogli matricolari e le piastrine di riconoscimento. Tante storie di uomini che prendono vita e forme attraverso i numerosi cimeli, documenti, fotografie, lettere dal fronte che riportano il visitatore a sentire il brivido addosso dei soldati al fronte, le loro paure, le loro emozioni, le loro speranze, le loro cose”.
Teano – Sparanise. I ragazzi del Foscolo guide turistiche in lingua alla Reggia di Caserta
