i musicisti Emidio Ausiello, Marco Di Palo, Roberto Funaro, Ernesto Nobili, Alessandro Tumolillo. l’attrice Martina Liberti la ballerina Dominga Andrias costumi Grazia Nicotra arrangiamenti musicali Salvio Vassallo regia e video Elena De Candia Un recital antimisogino sulla donna nella canzone napoletana, sulle donne della canzone napoletana, che mette al centro una delle moderne protagoniste della canzone napoletana. Testo, canzoni e videoproiezioni raccontano la città al femminile, e le sue donne. Femmene, malafemmene, mamme, puttane, figlie, trans. Un filo narrativo ironico, in cui, a tratti, spuntano anche i ricordi personali di Monica, tra stralci di letteratura, teatro. Monica veste da sciantosa (ma la giarrettiera è di cuoio e nasconde una pistola alla Lara Croft), da bammenella, da primadonna postmoderna, da brava ragazza in jeans e maglietta: si cambia in scena, dietro un paravento, continuando il suo racconto. Al suo fianco un musicista elettronico/dj e una band. Poi un’un’attrice e una ballerina, di flamenco. Fondamentale l’uso del mezzo video, tra immagini d’archivio, veri e proprio videoclip e sdoppiamenti d’azione tra il teatro e lo schermo ad alta definizione, unica scenografia in campo. Canzoni famose, ma anche no, in qualche caso messe alla berlina, per raccontare il maschilismo insito nella canzone napoletana di ieri e di oggi. Arrangiamenti moderni, con un dj e un chitarrista a dettare la linea, che sanno di tradizione, ma anche di electro-swing, di rap, di tango digitale, che portano ai giovani il repertorio e le storie di Gilda Mignonette, Ria Rosa, Angela Luce, Gloria Christian, Mirna Doris, Lina Sastri, Teresa De Sio… Anche di loro la Sarnelli parla e canta tra momenti duri, altri sentimentali, femministi, altri sensuali, ironici: il sorriso, la rabbia, la pancia, il sesso, il ritmo, la melodia saranno chiavi di volta di uno spettacolo che usa le radici per imparare a volare.
Prima dello spettacolo, alle ore 18,30, Monica Sarnelli sarà ospite alla Libreria Spartaco (in via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere) per un incontro con il pubblico,