Il pubblico accederà alle sale dalle ore 9:00 fino alle ore 12:00. L’ingresso è gratuito.
I visitatori percorreranno un itinerario affascinante alla riscoperta dell’antico monastero benedettino dei Santi Severino e Sossio, uno dei maggiori e più ricchi istituti religiosi di Napoli, situato nel centro storico della città e convertito in sede dell’Archivio Generale del Regno nel 1845.
Il percorso si snoderà lungo il “Piano degli Atri”. In Sala Tasso verrà illustrato il Codice di Santa Marta, raccolta di stemmi di re e regine e di un folto numero di nobili iscritti, tra il 1400 e il 1600, a una prestigiosa confraternita, il Collegium Disciplinatorum Sanctae Marthae, che aveva sede nell’omonima chiesa situata nel centro antico di Napoli, all’intersezione tra via San Sebastiano e via Benedetto Croce, nelle vicinanze del complesso di Santa Chiara.
La visita continuerà nell’Atrio del Platano, così chiamato per la presenza, nel giardino, di un albero secolare che secondo la tradizione sarebbe stato piantato da San Benedetto. Qui sarà possibile ammirare gli affreschi con le storie del Santo, opera di Antonio Solario detto “lo Zingaro”.
L’itinerario si concluderà in Sala Filangieri, un tempo refettorio dei monaci, dove si descriveranno i fondi archivistici ivi conservati e si illustrerà la mostra documentaria “Le Reali Scuole di ballo del Teatro di San Carlo di Napoli”.
Nella stessa occasione verrà inaugurato un nuovo percorso di visita, intitolato “Intrecci di seta”, con l’esposizione di documenti relativi all’antica Corporazione dell’Arte della Seta, istituita nel 1477 per volontà di Ferrante d’Aragona. Quest’ultima opzione è a cura dell’Associazione culturale “Respiriamo Arte” (www.respiriamoarte.it).