«Chiediamo al Ministro Bonetti e al Governo tutto più concretezza e meno parole: è irricevibile che qualcuno voglia legalizzare la mercificazione della donna e del suo corpo tramite utero in affitto, prostituzione e ipersessualizzazione delle bambine, e promuovere la diffusione della pornografia: la donna non è un oggetto da sfruttare per i propri desideri!» prosegue la nota della Onlus. «Infine – aggiunge Ruiu – denunciamo la grande fregatura per la donna che è l’aborto. Oltre ad essere la prima causa di femminicidio al mondo, rende la madre schiava di una scelta dolorosa, drammatica e con conseguenze devastanti, sia fisicamente che psicologicamente: che violenza lasciare le donne sole, abbandonate alle proprie paure, fragilità e difficoltà senza reali alternative valide che non sia uccidere i propri figli, fingendo che questo sia la panacea di tutti i loro mali! E’ inoltre d’obbligo oggi – conclude Ruiu – un pensiero a tutte le mamme che non hanno potuto seppellire il proprio figlio morto in grembo o che, come a Brescia, hanno visto violati i cimiteri dove riposavano i propri bambini».
Giornata mondiale violenza sulle donne
