Epidemia, le anime ancora lacerate
dalla tagliente lama che in profondo l’ha colpite,
sono costrette ad essere fulminate
e nel cor sempre più appassite le ferite./
Stavolta è una guerra ardente,
riecheggiano urla strazianti,
le bombe causano un fragore rabbrividente
che tramuta le morti in pianti angoscianti./
madri e fanciulli migrano dalla loro terra,
ma l’assedio continua e tutti son terrorizzati,
alcuni con coraggio resistono alla vile guerra./
Così che l’affronto fa svanire l’essenza
col suo fare osceno, atroce e criminale
l’umanità rimembra ancor con coscienza
quei tempi passati nel conflitto mondiale./
Le macerie divengono polverose tombe
in una terra da troppo tempo contesa.
La drammaticità del conflitto incombe
e si attende con speranza trepidante un’ intesa./
Contro l’estrema banalità di tale male,
ogni arma dovrebbe divenire un fiore,
vi è bramosia d’ una libertà totale
dove solo l’amore tinge la pace d’ogni colore. (Roberta)
le Grida di speranza di Roberta Nozzolillo
