Il Partito Democratico aveva già avviato la procedura per la censura amministrativa, ma era necessario il via libera dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP). Doccia fredda: lo IAP ha risposto che i nostri manifesti sono tutelati dal diritto di opinione ed espressione e non contengono messaggi violenti, offensivi o discriminatori. La propaganda femminista e abortista è stata clamorosamente smentita… e sconfitta! (comunicato Pro Vita e Famiglia)
Torino. I manifesti Pro vita restano affissi
