Non si tratta di una vittoria piena, perché nessuno, nemmeno una maggioranza democratica, può disporre della sacralità della vita umana. Il traguardo resta il rispetto universale del diritto a nascere di ogni essere umano, e l’abrogazione totale dell’aborto. La sentenza però è epocale: tredici Stati hanno già iniziato a limitare o vietare l’aborto, e altri si stanno muovendo. Questa sentenza può avere un impatto anche in Italia.
Ma ieri è iniziata una Riscossa della Vita che si rifletterà anche in Italia. La Legge 194 che nel 1978 ha legalizzato l’aborto in Italia non è intoccabile. Può essere abrogata. Può esserlo, e un giorno lo sarà. “Vogliamo che l’aborto diventi illegale. Non importa quanto tempo servirà. Ma accadrà. Accadrà perché le motivazioni abortiste non reggono più il confronto con le evidenze scientifiche sulla realtà dell’aborto e sull’inizio della vita umana. Accadrà perché le motivazioni abortiste hanno lasciato morti e feriti dietro di sé, soprattutto a danno delle donne che promettevano di “liberare”. Accadrà perché le menzogne abortiste hanno nascosto per decenni interessi economici miliardari ormai sotto gli occhi di tutti.Accadrà perché sta già crescendo una nuova generazione pro-vita che contesta la radicale incompatibilità dell’aborto con una società giusta, civile, equa, solidale e realmente umana.
Andiamo avanti insieme, per la Vita, con coraggio e determinazione.
In America l’aborto non è un diritto: ci sono giorni che fanno la Storia.
