Ricorrenze. 127 ESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA di Sandro Pertini

Pertini è stato e rimane ancora oggi il presidente della Repubblica più amato degli italiani e il più apprezzato dalla stampa internazionale, distinto come l’uomo politico onesto e senza macchia alcuna.Caro Presidente, è difficile dimenticarti per tutto il tuo percorso della tua politica dedicata solamente nella difesa dei diritti umani e a difesa dei lavoratori. RICORDO UNA TUA FRASE. RISPONDENDO A UN CRONISTA ALL’ESTERO, CHE VEDEVA CHE PREFERIVI TRASCORERRE IL TUO POCO TEMPO LIBERO CON I LAVORATORI ITALIANI ALL’ESTERO, AFFERMANDO CON SEMPLICI PAROLE CHE PREFERIVI STARE E PRANZARE CON I LAVORATORI SIA NEL BENE CHE NEL MALE, RESTO SEMPRE AL LORO FIANCO. Oggi se tu fossi in vita, l’Italia e i cittadini non si troverebbero nel persistete disagio sociale conducendo i cittadini privi di sostegno in povertà. Oggi moltissimi italiani sarebbero fieri di essere rappresentati da politici come te e di certo non si troverebbero in questa stagnante situazione, preoccupati del loro futuro unitamente alle loro famiglie. Tu quale uomo politico hai manifestato e rappresentato nel mondo la concreta umanità e sei stato portatore di pace e solidarietà; nonché per il popolo Italiano hai rappresentato e rappresenti ancora l’orgoglio della Nazione. Imposto dalla tua semplice risolutezza di saggezza umana sempre a difesa dei diritti e dell’uguaglianza tra i popoli, rispettando il libero pensiero dei singoli in armonia ai diritti inviolabili di tutti i cittadini. Questo l’hai sempre attuato e divulgato in tutti gli avvenimenti politici nazionali e internazionali. Gl’Italiani hanno sempre apprezzato la tua sovranità politica e l’attenzione primaria che riservavi ai cittadini sprovvisti di sostegno economico, costretti a vivere nell’emarginazione più assoluta. la tua esemplare azione e i tuoi profondi ideali di umanità costituiscono esempio di giustizia umanitaria e stimolo per i rappresentanti istituzionali di tutte le Nazioni. Il tuo messaggio di solidarietà umana e stato apprezzato e condiviso dal Papa Giovanni Paolo II. All’epoca suscito perplessità nella politica i cronisti non capivano come si spiegava che un cattolico e un laico socialista potessero stringere una vera amicizia così profonda tale che frequentemente si telefonavano e si incontravano per parlare di argomenti umanitari di interesse mondiale. Ricordo quando i cronisti fecero delle domande al Papa dicendo come fosse possibile che un cattolico condividesse il pensiero di un laico socialista. Al che il Papa rispose che non era sufficiente battersi il petto per essere buoni cristiani, il presidente Pertini, compiva azioni benefiche per chi stava male e soffriva, tali azioni sono benedetti e gradite dal signore. La stessa domanda fu rivolta anche al presidente Pertini che risposte semplicemente che il Papa era stato da giovane un operaio e aveva lavorato nelle miniere e anche lo stesso Pertini aveva fatto l’operaio aiutante al muratore ed entrambi capivano la sofferenza del lavoro manuale e la sua durezza. Per tali motivi andavano d’accordo e condividevano le stesse idee. Questi principi li ha affermati chiaramente nel tuo intervento alle Nazioni Unite in rappresentanza dell’Italia, acclamato dall’intera platea. Con questo animo sempre affettuoso e sincero nei tuoi confronti, noi della UILS vogliamo ricordarti, augurandoci che le nuove generazioni condividano il tuo percorso politico, facendolo proprio e praticandolo per il bene di tutta l’umanità. Te ne sei andato come da tuo espresso desiderio senza clamore, senza funerali di Stato.

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