Sparanise. Gli studenti con 42 candele accese in mano hanno pronunciato il nome delle vittime uccise dai nazisti il 22 ottobre 1943
(di Paolo Mesolella) SPARANISE Venerdì 20 ottobre, alle ore 11, nell’aula magna della Scuola Media “Vincenzo Solimene” di Sparanise si è tenuto l’evento “1943 – 2023, Per non dimenticare – Sparanise ai suoi martiri. La manifestazione, organizzata dal Liceo Foscolo di Sparanise in collaborazione con la Scuola Media “Solimene”, è riuscita benissimo: ci sono stati momenti di profonda commozione soprattutto quando gli alunni, con una candela accesa in mano, hanno pronunciato il nome delle vittime dell'eccidio nazista. Dei civili uccisi in Via De Renzis, ma anche di quelli uccisi presso la Masseria Carotenuto (allora sede del comando tedesco) e quelli uccisi durante l’incendio della loro abitazione in Via Corso del Popolo. Questi i nomi dei civili uccisi in via De Renzis: Alonzo Salvatore (anni 40), Calligari Alessandro (34), Capuano Lorenzo (52), Ciccarelli Anna, Cirella Mario, Celotti Vincenzo (43), Cirollo Modestino, Conte Espedito (38), D’Alessandro Armando, Dattile Antonio (16), Pasqua di Biseglie Luigi (37), De Rosa Giuseppe (54), De Simone Pietro (66), Fatino Raffaele (3 anni), Feola Maria (34), Feola Vitaliano (66), Gazilli Roberto (49), Gentile Lorenzo (74), Marcone Giuseppe (56),Marrapese Maria Teresa (53), Martiello Maria Grazia, Merola Enzo (3 anni), Natale Giuseppe (49), Natale Orsola (20), Natale Vincenza (18), Palmieri Pierino, Senese Achille (70), Senese Antonio (52), Senese Domenico (74), Serao Vincenzo (42), Serao Antonio, Troise Maria (9 anni), Urbano Gaetano (70), Ventriglia Annamaria (25). Altri civili sono stati fucilati presso la Masseria Carotenuto: Cirella Casto (40 anni), D’Ambrosio Girolamo, Feola Agostino (20), Feola Francesco (57), Santella Pietro (35). Durante gli incendi delle abitazioni lungo il corso, invece, furono uccisi, intrappolati nelle fiamme Police Giuseppe (il 10 ottobre 1943) e Giordano Giuseppina (il 15 ottobre. Un lungo elenco di civili uccisi che potrebbe continuare fino a cento vittime se si dovesse considerare tutto il periodo della Resistenza in paese.
I vari interventi e le storie di quanti hanno affrontato quel triste periodo di vita hanno fatto riflettere tutti i presenti che attentamente hanno ascoltato e fatto tesoro di tutto, in particolare di due parole chiave, “appartenenza alla comunità” e “pace”. La manifestazione ha previsto tra l’altro, la visione del cortometraggio “Con il nonno è tutta un’altra storia”, realizzato dagli alunni delle Scuole Medie, una brillante riflessione storico- culturale tenuta dall’avvocato e storico sparanisano Salvatore Piccolo. Hanno impreziosito l’evento anche il violino del maestro Angelo Del Vecchio e la lettura drammatizzata e le riflessioni proposte dalle alunne e dagli alunni di entrambe le scuole. Tra gli interventi, molto toccanti quelli del reduce novantatreenne Agostino Feola e delle alunne Gaia Verrillo e Sofia Senese, quest’ultima, in particolare, nella strage nazista del 22 ottobre 1943 in Via Vittime a Sparanise ha perso il nonno e gli zii. “Senese Antonio, Senese Achille e Senese Domenico, ha spiegato nel suo intervento, erano gran parte della famiglia di mio nonno, rimasto orfano di padre e privato del nonno e dello zio quando aveva poco più di dieci anni, insieme ad altri sette fratelli, alcuni dei quali venuti al mondo pochi mesi prima. Quella di mio nonno e di tanti altri, è stata un’infanzia monca, priva di una parte fondamentale della famiglia, un’infanzia e un’adolescenza vissuta nel grembo di una madre fortissima che da sola, ha dovuto rimboccarsi le maniche e col duro lavoro assicurare un dignitoso futuro ai propri figli, in un’epoca in cui per una donna e per giunta vedova e madre, lavorare non era affatto semplice”. La manifestazione è stata ideata dalla prof.ssa Floreana Frezza che si è avvalsa del contributo prezioso delle prof.sse Laura D’Angelo e Mariella Fusco sparanisane del Liceo Scientifico e Scienze Umane e Scienze Applicate di Via Giuseppina Marinelli a Sparanise che hanno preparato con impegno la manifestazione che in certi momenti è stata davvero commovente.
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